I sussidi alla Camera del lavoro
Nel 1895, quando la Camera del lavoro di Lodi avviò le pratiche per costituirsi, il Consiglio della Società generale operaia accordò un sussidio di 100 lire "plaudendo alla generosa ed utile iniziativa di una istituzione che tende a tutelale gli interessi dei lavoratori, appianare e risolvere le questioni di lavoro, migliorare le condizioni morali e materiali degli operai".
Due anni dopo però fu deliberato di sospendere il contributo "sino a tanto che si riscontrino in essa [la Camera del lavoro] intendimenti diretti al miglior bene della classe operaia e dia prova di mostrarsi fedele esecutrice del compito che si è assunto" .
Tale decisione fu riconfermata per il 1898 con una votazione che diede un esito di stretta misura: 13 voti contrari e 12 favorevoli.
"Poi – ricordano i verbali del tempo – prevalse i buon senso e, a partire dal 1899 e fino al 1916, la Società operaia erogò sempre un discreto sussidio [mediamente intorno alle 50 lire annue] alla Camera del Lavoro, anche nei periodi in cui glielo negò la Giunta moderata - clericale che governava la città".