Personaggi
Tiziano Zalli
Nacque nel 1830 a Lodi e non ancora diciottenne partecipò ai moti del 1848 arruolandosi nel Battaglione Studenti.
Al ritorno degli Austriaci continuò la lotta clandestinamente, sottoscrivendo il Prestito Nazionale lanciato da Mazzini. Zalli contribuì attivamente alla vita politica e sociale della propria città e del proprio Paese impegnandosi personalmente in prima linea, organizzando la spedizione in Sicilia di 234 volontari che andarono ad ingrossare i ranghi dei garibaldini. Nel 1866, nella Terza Guerra d'Indipendenza, Zalli si arruolò volontario nel corpo garibaldino dei bersaglieri Lombardi. Condividendo le idee politiche della Sinistra Storica di Cattaneo e di Mazzini, Zalli fondò la Società Generale di Mutuo Soccorso degli Operai per contribuire alla redenzione dalla miseria dei ceti poveri ed umili attraverso la formazione di iniziative mutualistiche e cooperative.
Nel 1864,sotto le direttive di Luigi Luzzatti, giovane economista che diventerà suo amico fraterno, Zalli diede vita alla Banca Mutua Popolare Agricola di Lodi, istituto che voleva essere neutrale sia al confessionalismo cattolico sia al classismo socialista.
Personaggio aperto a tutte le sollecitazioni, il 18 ottobre 1874 costituì la "Società Lodigiana di Ginnastica e Scherma" e ne diventò il primo presidente. Fu una delle prime società sportive in Italia ed ebbe la sua sede in una palestra che il Comune aveva ricavato da una chiesa sconsacrata. Lodi era così all'avanguardia anche nello sport. Dieci anni dopo la società sportiva prendeva il nome di "Fanfulla" ed i suoi atleti, primi in Italia, cominciavano ad indossare le casacche bianconere. Zalli, nel corso di tutta la vita, ebbe ben presente la necessità e l'urgenza di creare assistenzialismo attivo; promosse per questo il patronato "Scuola Famiglia" per tenere i bambini lontano dalla strada e per integrare l'attività scolastica; nel 1900 si occuperà delle case
per i lavoratori e di una Società delle Lavandaie. Morì nel 1909 e Lodi, riconoscente, gli dedicò una via.
[lodionline.it/personaggi/scheda]
Patriota risorgimentale, finanziere, fondò la prima banca popolare italiana, la Banca Mutua Popolare Agricola di Lodi.
Durante gli anni del Risorgimento le società di mutuo soccorso attuarono alcune provvidenze a favore dei combattenti perché molti dei loro soci accorsero spontaneamente nelle fila dei volontari o nelle truppe piemontesi.
Anche il generale dei bersaglieri Saverio Griffini dichiarò di esser fiero di appartenere al sodalizio lodigiano di mutuo soccorso e donò la sua effige con una dedica alla Società Generale Operaia così scrivendo di suo pugno: "In segno di stima, affezione e gratitudine".
Saverio Griffini
Generale, nato a Casalpusterlengo, decorato per l'eroico contegno a Ponte di Goito nel 1848. (1802 - 1884)
Il 12 aprile 1848 Carlo Alberto, conferì sul campo la medaglia d'oro al valore a Saverio Griffini che, durante la battaglia di Goito dell'8 aprile, aveva fatto prigionieri cinquantatre "Cacciatori Tirolesi". Un gesto eroico che assegnò immediatamente il combattente Saverio Griffini alla gloria. Fu il culmine della costante audacia della "Legione Volontari Lombardi Griffini "nata in origine a Casalpusterlengo e ufficializzatasi a Calvenzano come appoggio agli insorti delle Cinque Giornate di Milano. La forza di questi uomini doveva molto all'intraprendenza ed al coraggio del loro capo, quel Saverio Griffini che, nato a San Martino Pizzolano il 28 settembre del 1802, aveva iniziato a combattere per la libertà della propria Patria già nei moti del 1821. Fuggito prima in Spagna e poi in Francia, Griffini si costituì a Milano nel 1824 e venne condannato a tre mesi di carcere. Dedicatosi all'agricoltura si sposò e mise al mondo sei figli che non bastarono a trattenerlo tra le mura domestiche quando nel 1848 la battaglia per la libertà lo richiamò. I risultati di questa sua partecipazione alla lotta contro gli austriaci lo porteranno addirittura ad essere nominato colonnello e successivamente ad assumere il comando della piazzaforte di Brescia. Purtroppo le vittorie dell'esercito austriaco ed in particolare quella definitiva di Novara, coinvolsero anche il nostro colonnello che prima dovette accettare l'obbligo di evacuare Brescia imposto dal Radetzky e poi patteggiò con gli Svizzeri per raggiungere il Piemonte attraverso il loro territorio. Collocato in aspettativa nel 1849, non rientrò più nell'esercito e dopo la proclamazione del Regno d'Italia fu nominato segretario della Commissione per la medaglia commemorativa delle guerre d'indipendenza. Saverio Griffini morì il 17 dicembre 1884, lasciando un libro di sue memorie intitolato "Utopia di un vecchio soldato".
[lodionline.it/personaggi/scheda].
Escludendo la lotta di classe dalle proprie funzioni il mutuo soccorso costituì, nella storia del movimento operaio, il primo embrionale strumento di tentato autogoverno dei lavoratori.
Nel febbraio del 1860 il nobile Maurizio Ghisalberti, recatosi in Municipio, comunicò il Regolamento dell'Associazione generale degli operai di Milano, affidatagli da quella istituzione perché fosse diffuso a Lodi ed in altre città.
Giuseppe Garibaldi
Presidente onorario della Società Generale di Mutuo Soccorso di Lodi.
Garibaldi (1807 – 1882) è stato un generale patriota e condottiero italiano.
Noto anche con l'appellativo di Eroe dei due mondi per le sue imprese militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale.
Un profondo legame è sempre intercorso tra Giuseppe Garibaldi e le Associazioni di Mutuo Soccorso, che assunsero appieno gli ideali garibaldini come base per lo svolgimento delle proprie attività. Da parte sua il Generale sostenne la diffusione del mutualismo condividendone valori quali il rispetto della dignità del lavoro, la solidarietà, la libertà, l'uguaglianza, la fratellanza, spesso assumendo la presidenza onoraria delle società.
Questo fecondo legame è testimoniato dai numerosi statuti di Società di Mutuo Soccorso appartenuti a Garibaldi e tuttora conservati a Caprera.