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La bandiera

La presentazione in pubblico della nuova associazione si tenne il 30 giugno 1861 durante una solenne manifestazione promossa in occasione della

 

"benedizione della prima bandiera sociale [spesso indicata come vessillo] avvenuta solennemente in Duomo alla presenza delle principali cariche cittadine -- Podestà e Giunta al gran completo – e dello Stato maggiore e l’ufficialità della Guardia Nazionale di Lodi"

 

Questa la formula di rito della benedizione della bandiera

 

bandiera"Onnipotente, sempiterno Dio, che sei amore, benedizione e premio di tutte le opere compiute nel vero amore, guarda propizio alle nostre umili preghiere e santifica con la benedizione del cielo questo vessillo, preparato come insegna della Società di Mutuo Soccorso . E in tutti coloro che in tuo Nome sono riuniti sotto questo vessillo infondi il tuo Spirito Santo : affinché, perseverando nella vera Fede e servendoti fedelmente nella Carità meritino il premio eterno. Per l’unico tuo Figlio, vero fuoco dell’amore mandato in tutto il mondo, Cristo nostro Signore , che vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, Dio per tutti i secoli dei secoli"

 

Ed ancora

 

"sui volti degli intervenuti alla cerimonia – ricordano le cronache del tempo – si scorgeva una intima soddisfazione : la mutualità, la previdenza , il riavvicinamento di tutte le classi , il soccorso, l’istruzione segnavano la rigenerazione della società , agevolando l’unione e la compattezza tanto necessarie"

La bandiera originaria verrà sostituita nel 1881 mentre l’attuale risale al 1953.

Per consuetudine e doveri statutari l’associazione tenne sempre in grande considerazione “il vessillo sociale” sul quale compariva , e compare ancora oggi,

 

"la scritta “Amatevi gli uni e gli altri” unita all’emblema della Società di Mutuo Soccorso Il sodalizio – ricorda l’antico ordinamento – la conserva nel proprio ufficio e la porta con sé nel seguire i funerali dei soci defunti e quando come Corpo morale e coll’ufficio di presidenza, interviene a feste e solennità pubbliche"

 

Ancora lo Statuto del 1932 prevedeva che l’esposizione della bandiera si facesse

 

"nei giorni stabiliti dalle disposizioni governative ed in quelle particolari occasioni che po[tesser]o, per legge, essere fissate dal Presidente"